La storia di ANFASS Vicenza inizia nel 1964, e si intreccia con quella di ANFASS Nazionale,  la più grande associazione italiana di famiglie di persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.
Con una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale – grazie a 165 associazioni locali 50 enti a marchio ANFFAS, volti a garantire la cura, l’assistenza, la tutela di oltre 30.000 persone con disabilità intellettive – ANFASS Nazionale è anche una tra le associazioni più grandi d’Europa.

Cercando di riassumerla in poche, significative, parole, la storia di ANFFAS Vicenza è un tassello di ANFASS Nazionale. La storia di migliaia di persone che hanno lottato per cambiamento radicale nella società, contribuendo così al miglioramento delle condizioni di vita delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari, riuscendo anche ad incidere e spesso influenzare e determinare l’evoluzione politica e socio-culturale nel nostro Paese.

1964. L’inizio

La storia di ANFFAS Vicenza prende inizio grazie all’intuizione e alla caparbietà del dottor Ferruccio Poli, al tempo padre di un bambino di sette anni con grave disabilità intellettiva.
Consapevole che per suo figlio si prospettasse un futuro di emarginazione – dalla scuola, dal lavoro e dalla società – e fossero disponibili solo frammentarie iniziative di carità o il ricovero negli ospedali psichiatrici, in caso di peggioramento, decise di far sentire la sua voce e quella di altri genitori nella medesima situazione.
Questo gruppo di coraggiosi e lungimiranti genitori aprirono a Vicenza una sezione di Anffas (Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli Subnormali), nata a Roma nel 1958.

1966. Vicenza a fianco di Anffas Nazionale

Una delle prima battaglie di Anffas Nazionale riguarda l’inserimento dei bambini disabili nelle strutture scolastiche: la scuola è un diritto ed un dovere per tutti i cittadini italiani, a prescindere dal censo e dalle condizioni di salute di ciascuno.
Il percorso di accoglienza è difficile e lungo: nel corso degli anni si passa dalle classi speciali all’integrazione scolastica.
Ma la lotta, perché di vera lotta si tratta, per la tutela dei diritti delle persone svantaggiate è solo agli inizi: ci si deve confrontare con i problemi di formazione degli insegnanti, di sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni, di ricerca di risorse per realizzare i servizi necessari.

1970. Nascita del centro Anffas di Lisiera

Cosa sarebbe accaduto a questi ragazzi una volta terminato il periodo scolastico? Questa è la seconda grande sfida, che i familiari di Anffas si trovano a intraprendere.
L’idea è quella che anche per i ragazzi con disabilità ci siano possibilità di recupero o di sviluppo di capacità manuali idonee e che possano pertanto accedere a percorsi di formazione professionale.
Nasce, nel 1970, il Centro Anffas di Lisiera.
Viene trovato personale idoneo ad insegnare ai ragazzi alcuni “mestieri” e partono i primi corsi, anche con la partecipazione diretta e quotidiana di alcuni genitori.

Anni Settanta. Le associazioni si moltiplicano

Negli anni Settanta, Anffas di Vicenza amplia il suo raggio d’azione a tutta la provincia ed in particolare a Valdagno e Bassano del Grappa.
Successivamente le delegazioni di Bassano del Grappa e di Valdagno diventano esse stesse Sezioni Anffas autonome, seguite, qualche anno più tardi da Lonigo: anche anche qui viene realizzato un centro occupazionale.
Nel frattempo nel Vicentino sorgono, sulla strada tracciata da quei primi genitori pionieri, altre Associazioni di famiglie di disabili, altri centri ed altre Cooperative sociali.

Anni Ottanta. Le famiglie iniziano a pensare al futuro

Cosa sarebbe avvenuto una volta che le forze dei genitori fossero scemate o quando essi non ci sarebbero più stati?
Il dopo di noi diviene uno slogan dell’Associazione, tanto che anche oggi più che una frase è diventato un concetto: il principe dei problemi per tutte le famiglie dei disabili intellettivi.
Negli anni Ottanta, la Sezione di Vicenza di Anffas riceve un lascito testamentario importante: alcuni appartamenti siti in viale Trieste e una somma di denaro. Il lascito, unito alla collaborazione con alcune Suore, che mettono a disposizione un appartamento in contra’ Burci, permette di realizzare la prima casa-famiglia , in grado di ospitare sei ragazzi.

2000. Inaugurata la Comunità Alloggio di Vicenza

Viene inaugurata la nuova Comunità Alloggio di viale Trieste a Vicenza per le persone che non hanno più la loro famiglia. Un importantissimo traguardo per tutta la comunità Anffas Vicenza.
Dopo di Noi è il termine col quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà alla loro dipartita: si chiedono, in pratica, cosa sarà del nostro congiunto disabile dopo di noi, ovvero quando noi ci saremo più ad assisterlo? Chi se ne prenderà cura in modo adeguato? Si tratta di una domanda che da tempo le famiglie italiane hanno sottoposto alla politica, chiedendo a più parti di intervenire in modo da creare degli strumenti in grado di assicurare un futuro sereno  a tutte quelle persone con disabilità.

2008. Costituita Fondazione Anffas Vicenza Ferruccio Poli

Il 29 Gennaio 2008, ANFFAS Vicenza Onlus costituisce Fondazione ANFFAS Vicenza Ferruccio Poli Onlus, con finalità di gestire le attività di cura, assistenza ed educazione delle persone disabili e, in questo modo, permettere all’associazione di focalizzare l’attenzione sulla promozione dei diritti delle persone con disabilità, scopo per cui è nata.

Il 31 Marzo 2008, mediante l’atto di donazione modale, Fondazione ANFFAS Vicenza Ferruccio Poli Onlus ha iniziato la sua attività di gestione dei servizi.

ANFFAS Vicenza APS: Oggi

Dopo quasi sessant’anni, la storia di ANFFAS Vicenza continua, intrecciata a quella della Fondazione Ferruccio Poli Anffas Vicenza Onlus.

Anffas Vicenza opera per “promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità” in linea con gli scopi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Con l’obiettivo di continuare a:

  • Preservare la dignità della persona, quale valore fondamentale che sta alla base della mission associativa
  • Migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, con la volontà di agire per il progresso civile di tutta la Società
  • Assicurare una società più inclusiva e accogliente, più attenta, più giusta e tutelante

Ricordare il passato permette ai familiari di oggi di lottare con la stessa determinazione che ebbero i loro predecessori